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Regolamento Comunitario 1019/2002, ARRIVANO I CONTROLLI. Contenitori, sigilli, etichette e registri.

 

Partiranno dal 20 agosto prossimo i controlli sull’Olio Extra Vergine d’Oliva venduto dai frantoi e dalle imprese per verificare il rispetto del Regolamento CE n. 1019/2002.


I controlli riguarderanno la capacità degli imballaggi, il sistema di chiusura (tappo con sigillo di garanzia) che deve perdere la sua integrità dopo la prima utilizzazione e la veridicità dell’etichetta.

Le verifiche, affidate agli uomini dell’Ispettorato Repressione Frodi e agli altri organi di controllo, sono rese operative dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del relativo Decreto MIPAF e riguarderanno anche l’origine dell’Olio, se viene indicata in etichetta. A questo proposito i frantoi e le imprese devono tenere un apposito registro di carico e scarico nel quale annotare tutti i movimenti di entrata ed uscita per ogni tipo di Olio a qualsiasi titolo transitato per il frantoio o l’azienda.

 

 

E’ importante ricordare che le diciture: “prima spremitura a freddo” o “estratto a freddo” sono facoltative o volontarie, ma se presenti in etichetta ne deve essere data comunicazione preventiva all’Ispettorato Repressione Frodi. Tale comunicazione deve indicare il tipo di impianto e il relativo sistema di rilevamento e registrazione della temperatura adottato nel procedimento di frangitura. Tale comunicazione deve essere ripetuta ad ogni campagna olearia.

Sempre in etichetta, se vengono riportate l’acidità e le caratteristiche organolettiche, o anche una sola di tali indicazioni, la comunicazione relativa deve contenere anche l’indicazione del laboratorio presso il quale sono state effettuate le analisi e, anche questa, ripetuta ogni anno.

Va, infine, ribadito l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle olive utilizzate nell’Extra Vergine.

Soddisfatto il commento del Presidente della Coldiretti Paolo Bedoni che ha detto: “Finalmente non sarà più possibile “spacciare” come italiano l’olio ottenuto da miscele di olive di origine diversa da quella nazionale con un grave rischio per la credibilità dell’intero Made in Italy sul mercato nazionale ed estero”.

FONTE: http://www.oleoteca.it

 

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